lunedì 5 novembre 2012

Voglia di imprevisto

Aribella sta leggendo un libro di Geronimo Stilton. L’amico topo va alla cascate del Niagara. Ci andrei anche io onestamente, e Aribella mi ha detto che un giorno ci andremo insieme, io e lei insieme. Dolcezza mia.

Invece venerdì, al posto delle cascate del Niagara tutta la family ha fatto il tour dei cimiteri. Primo giorno di uscita per la Gnagni, unica parentesi di sole del lungo ponte, non potevamo esimerci dall’andare a trovare i nonni ivi locati.

Aribella non era proprio entusiasta del programma. Non tanto per le camminate nei tre Campi Santi, ma per i lunghi spostamenti in macchina tra l’uno e l’altro, quindi ci informava pagina per pagina delle nuove mirabolanti avventure dell’amico Geronimo.
Finchè trova…Scheda da compilare: Programma una gita

Wow, ecco una cosa che piace ad Aribella, compilare schede. Anche a me piaceva quando ero piccola, mi dava un senso di pienezza poter riempire quei puntini che lasciavano immaginare chi sa che cosa. Si, mi piaceva quasi tanto quanto schiacciare i bottoni. Ecco, direi che dopo la soddisfazione di schiacciare un pulsante compilare le schede era la seconda attività che mi provocava una gioia semplice.

“Dai, compiliamo! Giorno…che giorno è oggi?” “venerdì 2 novembre” “ok scritto, c’è scritto dove, dove siamo stati oggi?” “Aribella, compilala un altro giorno quando potrai scrivere qualcosa di più interessante, se no ti tocca dire che sei stata ai cimiteri” “No, la faccio adesso…sono stata ai cimiteri…mamma, imprevisti, cosa sono gli imprevisti?” “quello che spero bene non succeda oggi!” interviene il signorP “quando succede qualcosa che non ti aspettavi” “e cosa è successo oggi che non mi aspettavo?” “Aribella, per il momento è filato tutto da copione, e onestamente spero che prosegua così”
“la torta che hai preparato questa mattina è un imprevisto?” ….mmm, ode alla mamma diversamente cuoca “no, è una sorpresa” anche se effettivamente può entrare nella categoria stranezze
“allora, se la Gnagni mi regala una caramella è un imprevisto?” “no è una gentilezza” e aspetta e spera mia cara, perché toccare la categoria alimenti per la Gnagni è questione molto delicata.
“ma dai, allora cosa metto tra gli imprevisti?” “Aribella, la puoi lasciare vuota, è una fortuna non doverla compilare, perché di solito gli imprevisti non sono cose molto belle” ferro, legno, cornetti e balli scaramantici.
“ma uffa, io VOGLIO scrivere qualcosa” grrrrrrr sta voglia di imprevisto inizia a darmi sui nervi.
Ultimo cimitero, ormai fa freddo e inizia ad imbrunire. Facciamo il nostro giretto, con la piccola Gnagni che inizia a dare chiari segni di insofferenza dichiarando “sono stufa di guardare fiori e foto di morti” ed effettivamente vista dalla sua prospettiva di un metro e 2 cm la visuale è proprio quella, sentiamo un tonfo sordo e ci giriamo in stereofonia verso una tomba di famiglia che sembra una chiesetta dove fotografiamo la seguente scena un sedere due gambe a penzoloni e un pezzo di marmo a terra. Ha ceduto un marmetto, un ragazzino è caduto giù, ma si è aggrappato, sua mamma l’ha raccolto, ma ha continuato a parlare al cellulare, io, il SignorP e le bimbe siamo rimasti come quattro ebeti a guardare la scena. “Cavolo, roba da farsi male seriamente, pensa se fosse stato un anziano” commento. Ad Aribella brillano gli occhi, scalpita per tornare in macchina, ora ha il suo imprevisto da raccontare. Non è che sotto la sua aria da bimbetta esplosiva ma sorniona si nasconde l’anima del reporter di cronaca nera?

1 commento:

  1. Che mito Aribella ahahhaha, beh cercava l'imprevisto e l'ha trovato...o l'imprevisto ha trovato lei...cmq l'importante e' che non sia un vostro imprevisto ma solo un qualcosa da poter annotare...
    Per la mamma che continua a parlare al cell. ho l'immagine su una rivista di gossip, di quelle che si leggono dal parrucchiere...una tipa americana (figlia di non so chi d'importante) che porta a passeggio la figlia con l'ovetto e foto dopo con l'ovetto (e ruote ovvio) rovesciato a terra...la tipa che sempre al tel. raccoglie il tutto per fortuna aveva avuto la decenza di legare bene la figlia...Cioe' io avrei lanciato il tel. chissa' dove...lei e' riuscita a tenere su le borse di acquisti e il tel...capacita' dei vip!

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