mercoledì 6 febbraio 2013

Compleanni, elogio peloso e rendiconto di giornata confusa



La Mianipotinabella oggi compie 9 anni. Mi sono dovuta mettere d’impegno per calcolare esattamente l’età…9 anni iniziano ad essere tanti eh! Lei ha un posto speciale nel mio cuore, perché è stata la prima, perché è stata sfortunata nel parto e nel dopo parto. Il suo primo anno di vita è stato un calvario. Sono quelle esperienze che quando ci ripensi ti vengono gli occhi lucidi istantanei e ti devi però costringere a visualizzarla ora, bellissima com’è, sana, intelligente e scaltra per scacciare via quel peso dal cuore.
Aribella la adora, hanno un anno e mezzo di differenza e quindi per lei è sempre stata un mito.
La Mianipotinabella è nata il giorno del compleanno del nostro cane. Chi non ha avuto cani non può capire quanto ha significato questo per noi tutti. La nostra piccola batuffolina è rimasta con noi per più di 12 anni. E’ morta di vecchiaia quando Aribella aveva 3 anni circa, eppure in casa nostra è come se ci fosse ancora. Tutti i peluches si chiamano Linda, ogni cane immaginario delle bimbe si chiama Linda, e persino il linguaggio in casa dei miei è rimasto impermeato di lei.
Quando di pomeriggio mio papà faceva il riposino si metteva sul divano e chiedeva a mia madre “Mi lindi?” voce del verbo lindare, ovvero stendere una coperta sul ventre paterno, stendere un vecchio lenzuolo e ivi trasportarvi 5 kg di cagnolina. Ecco ora il mio papà si linda, senza Linda.
Mia mamma c’ha messo più di tre anni a decidersi a riconvertire la nicchia dove c’era la sua cuccia a ricovero per l’aspirapolvere. Io stessa tengo nel cassetto del comodino un paio di foto della mia Lindina. Provo quel misto di nostalgia e gratitudine verso chi mi ha accompagnato per un pezzo importante e significativo della mia vita.
Quindi oggi è naturale pensare alla Minipotinabella, sorridere immaginandola felice per la sua festa, ma è anche naturale per noi tutti rivolgere un pensiero a quel piccolo fagottino di pelo. Buon compleanno tesori belli.

Aperta e chiusa la piccola parentesi dei compleanni odierni, parliamo della giornata di ieri.
Io non c’ho mica capito molto. Sarà che mi hanno tolto una certa quantità di sangue di prima mattina per fare nuovamente i controlli allergici, sarà che avevo già il ciclo di mio, fatto sta che ho avuto la sensazione di svenire per tutta la giornata e negli sprazzi del mancato svenimento è successo un po’ di tutto senza filo logico. Aribella si è alzata con il mal di testa e per non saper ne scrivere ne leggere il SignorP, padre designato alla gestione delle infante in sostituzione materna, l’ha portata dai nonni.
Ovviamente alle 12.30 era vispa come la  VispaTeresa. Io ero cotta come la CottaTeresa e in più avevo il peso eccessivamente inutile sul cuore del non aver consegnato i soldi della piscina in tempo utile alla maestra. Lo scrivo, lo penso, lo leggo, ma non mi capacito, di quante storie mentali mi sono fatta ieri mattina per sti benedetti soldi. Ma nemmeno li avessi dovuti dare ad Equitalia l’avrei presa in maniera così storta in una giornata normale, ma a quanto pare ieri di normale non avevo nulla.
Quindi per farla breve, alle ore 13.00 sfruttando la pausa mensa mi sono preparata per portare sti benedetti soldi a scuola. Aribella ha preso il grembiule, lo zaino e si è presentata sulla porta.  L’ho guardata, c’ho pensato un attimo e poi mi son detta “e perché no?”. Quindi ho consegnato busta monetaria e figlia particolarmente diligente ad una basita bidella di scuola. Ma quando mai mi risuccederà d’avere una figlia che scalpita per tornare a scuola e “per lo meno posso fare le lezioni del pomeriggio, perché purtroppo ho perso quelle del mattino”.  Il resto del pomeriggio è trascorso tra compiti da recuperare, visita e chiacchiere dei miei genitori, piccola Gnagni un po’ frignottante per la stanchezza, continue censure di Aribella al vocabolario condito di mio padre, dieci discorsi insieme, due sole orecchie e un cervello che non decriptava a dovere il tutto. Ore 20.30 ero a letto, finalmente svenuta con diritto nel mio lettone.
Rileggo il tutto e mi dico “Ele, non hai mica fermato l’acqua con le mani”, ma ieri era tutto fatica fatica fatica che mi stanco al solo pensiero di quanto era fatica.
Non c’ho più l’età per essere privata di 8 fialette di sangue senza conseguenze.

3 commenti:

  1. Ma che era ieri? La giornata della pressione bassa? Io non mi tenevo in piedi e mi sembrava di camminare sulla gomma piuma...uno strazio, perché Cestìno era più vispo che mai. Oggi va meglio per fortuna, ma non so se dipende dai due caffè che mi sono già bevuta e non dovrei!!!!!

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    1. ma sarà l'arrivo della primavera, a loro fa effetto doping e a noi ci rincitrullisce. Anche io oggi meglio per fortuna, beviamoci un caffè virtuale assieme :-)

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  2. Prima di tutto buon compleanno alla nipotina e alla cagnolina...ti capisco sai? Io avevo una cagnetta, Penny, presa in un momento per noi molto molto difficile e chi ha lasciato, all'eta' di 14 anni, quando la Lavi aveva 7 giorni, sembrava aver tenuto duro e aspettato di vederla la mia bimba...e io che in tutta la gravidanza quando la portavo fuori le dicevo "Ora andiamo in giro io te e il pancione poi ci sara' una carrozzina con noi...". Quanto ci riempiono la vita quegli esserini pelosi vero?
    Arianna e' diligentissima davvero, brava la tua bimba cosi responsabile...piu' di me devo dire ;-).
    Un bacio Ele e uno grande alla nipotina per il suo compleanno!

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