Aribella ieri è stata premiata. Ha ricevuto un premio dalla
sua società sportiva non perché è una campionessa della ginnastica ritmica ma perché
ci mette il cuore in quello che fa. Madre natura nonché madre Ele non l’hanno
dotata di una grande elasticità, requisito essenziale per riuscire nello sport
che lei ama, ma l’hanno equipaggiata di una certa dose di perseveranza,
abnegazione, impegno e rispetto che l’hanno così resa la candidata ideale per
la premiazione interna della sua società sportiva. Da madre ho il cuore che
scoppia di emozione e orgoglio per questa signorinella che sa primeggiare in
caratteristiche molto più importanti a mio avviso dell’elasticità.
Per diventare una grande atleta avrebbe bisogno di tutte
queste caratteristiche assieme, ma per diventare una grande donna sarà
sufficiente che continui a coltivare le doti che la sua indole le ha dato.
Ecco, oggi mi sento una mamma orgogliosa e un po’
imbarazzata.
Imbarazzata perché sono orgogliosa di un successo che non è
il mio.
Imbarazzata perché quando Aribella primeggia e spicca in
vari contesti mi sento male all’idea di quanto io e il SignorP pretendiamo da
lei. In questi momenti una vocina dentro mi pizzica forte e mi urla “sei una
strega di madre, non te la meriti nemmeno una figlia del genere perché passi il
tempo a sottolinearle le mancanze dando per scontato tutte le doti splendide
che lei ha”. Quella vocina un po’ ha ragione e un po’ ha torto. Io lo so di
essere la mamma di una bambina meravigliosa, di una bambina amatissima da tutti
che sa amare tutti, una cucciola con gli occhi puliti, lo sguardo libero da
cattiverie e malizie, con un carattere forte e coraggioso. Purtroppo so anche
di non fargliene passare una liscia, di essere peggio di un condor, di vivere
tutto di lei con un coinvolgimento profondo e quasi doloroso.
Aribella quando è nata era identica al SignorP. Tutti non
facevano che ripetermelo ed io ci rimanevo anche un pochettino male. Crescendo
invece il SignorP ha iniziato a farmi notare quante peculiarità caratteriali
erano molto simili alle mie. Gli occhi scuri come il papà hanno la stesso
sguardo mio. Lei guarda il mondo come me, e quando mi fa arrabbiare mi sa
muovere delle corde profondissime che mi fanno perdere la trebisonda.
Solo io mi faccio arrabbiare così tanto. Se io sono
arrabbiata con me stessa sono severa e spregiudicata. Se io faccio uno sbaglio
scatta il tribunale dell’inquisizione e so essere di una cattiveria inaudita
verso me stessa. Ecco, se Aribella mi fa arrabbiare devo contare fino a 100 perché
sarei capace di far aprire le acque del Mar Rosso dalla furia che mi assale. Eppure
un successo di Aribella, un suo gesto gentile verso me o verso gli altri, una
sottolineatura della sua generosità, dolcezza, simpatia, mi creano un eccesso
di amore sconfinato. Io adoro Aribella, è riuscita a trascinarmi sulla sua altalena
dove tutto è eccessivo, nel bene o nel male.
Tra pochi giorni compiremo i nostri 8 anni assieme. No, non
sarà il suo compleanno, sarà solo l’anniversario di quando con le mani tremanti
guardavo quelle due lineette sul test di gravidanza casalingo e pensavo che la
mia vita era ad una svolta. Ho avuto anche un po’ di paura quel giorno. Tra i
mille sentimenti di gioia che provai ci fu anche una puntina di paura. Paura di
non essere all’altezza, di non essere in grado di meritarmi quella creatura.
In quel momento, il primo che io e lei passammo assieme
consapevolmente, le promisi che avrei fatto tutto quello che potevo per
impegnarmi al massimo per accompagnarla in questa grande avventura che è la
vita.
Amore mio io ci provo sai, ce la sto mettendo tutta. Se a
volte sono pesante, rompo, pretendo, ti sto col fiato sul collo, porta
pazienza, non sono perfetta e anche se sembra il contrario, non la pretendo
nemmeno da te la perfezione e fidati, è una grande fardello che ti tolgo dalle
spalle. Ci ho messo 28 anni perché qualcuno mi guardasse in faccia e mi dicesse
a muso duro “Di perfetto c’è solo Dio, per caso credi di essere come Lui?”. Se
sbaglierai pensa a questa domanda e sii in grado di comprendere il tuo sbaglio,
cercare una soluzione ma anche di perdonare te stessa. La mamma ti ama
un bacio e grazie
RispondiEliminaora vado in bagno e piango 20 minuti. Santo cielo, è durissima.
RispondiEliminaSei in ufficio? Perchè se è si è un problema ;-) Grazie del commento invece e benvenuta
EliminaChe post meraviglioso. Potrei anche averlo scritto io, perchè lo condivido IN TOTO.
RispondiEliminaA partire del fatto che pure la mia somiglia al Traspamarito fisicamente in modo imbarazzante (quando era neonata mi han chiesto se ero la tata, fai te) però di carattere ha preso tantissimo da me. Ha le mie paure e le mie debolezze, e mi sento orgogliosa quando le combatte e le vince come se l'avessi fatto io.
Grazie per il tuo commento, mi sono emozionata io a leggerlo. Benvenuta e grazie ancora...
Elimina