In un lunedì mattina elettorale solo Gnagni può andare a
scuola e le consolidate abitudini familiari vengono rivoluzionate per ovvie
variazioni di destinazione.
Aribella con zaino pieno di compiti, ma anche un borsone
pieno di giochi se ne va con il Signor P dai nonni P, previa tappa alla sua
scuola per permettere al genitore di adempiere ai suoi obblighi costituzionali.
Gnagni invece zompetta allegra fino alla Panda dal colore
fastidioso (ma che mi piace da impazzire) e mentre la Ele guida sotto un’improvvisa pioggia che ricorda un mini
temporale lei gaudiamente commenta “ohhhh ma questo disegno è bellissimo”
“Gnagni sto guidando e non posso guardare”
“mamma guarda, anche questo disegno è stupendo”
“Gnagni ti ho detto che non posso guardare, non so nemmeno
che cosa stai guardando”
La Gnagni non perde tempo e rincara “mamma guarda, sto
guardando questo libro”.
Butto l’occhio nello specchietto e intravedo un catalogo.
“amore ma forse sono fotografie, non disegni”
“no mamma,
guarda, sono disegni stupendi”
“Gnagni, se hai pazienza un minuto parcheggio. Se mi giro
adesso rischio di andare adosso al papà di Luca. Vuoi che facciamo un incidente
con Luca?”
Gnagni ride e boffonchia un no no e continua a sfogliare.
Arrivo finalmente davanti a scuola, parcheggio, mi giro e le
chiedo “e allora, dai, fammi vedere che cosa ti piaceva tanto”.
Mi piazza davanti al naso un catalogo di cui non avevo conoscenza
prima di stamani, inserto del giornale della nostra ridente cittadina,
decantante le bellezze artistiche della cittadina suddetta.
Ma di chi è figlia sta Gnagni? Sti cavoli. Un po' impegnativo sto disegno per una quattrenne
Piena di sorprese, la Gnagni. Ma del suo senso artistico avevamo colto la finezza! I miei implorano la mia attenzione mentre guido per molto meno.. :-S
RispondiEliminaanche loro non ti credere. Non so quante volte passo il tempo a dire "ma cosa non vi è chiaro del concetto che se mi giro ci schiantiamo?" un po' tragica, lo so, ma a quanto pare non è chiaro e basta :-S
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