**Per contro il Signor P ha già scelto l'opzione per il 2013. Dico solo che è grande e grigia. Per un figlio e per una casa sarei stata un po' più precisa, ma ho già scritto sopra la giustificazione
Mamma Basic
donna di pochi fronzoli ma di grande cuore
venerdì 28 giugno 2013
Profezie del signor P
**Per contro il Signor P ha già scelto l'opzione per il 2013. Dico solo che è grande e grigia. Per un figlio e per una casa sarei stata un po' più precisa, ma ho già scritto sopra la giustificazione
martedì 11 giugno 2013
Io e la Svizzera
La improvvisa interruzione del nastro con un "Pronto" mi richiama alle necessità primarie, agguantare la cornetta e togliere il vivavoce. Finita questa operazione meccanica però non sono pronta per parlare in maniera sensata. Boffonchio il mio nome, cerco di ritrovare una voce sicura e soprattutto il motivo per il quale sto telefonando allo studio dentistico e quando me lo ricordo esordisco con un "devo disdire l'appuntamento per questa sera perchè non mi fa più male il dente". La risata dall'altro capo del telefono mi fa valutare che l'enfasi nel mio annuncio è stato un po' troppa. Oh ma se lo immaginano loro che cosa vuol dire per me?
Io donnina terrorizzata dal dentista che per una settimana sento male sopra il dente otturato di fresco e mi prefiggo nuove sedute devastanti, invasive, dolorosissime sopra quella poltrona delle torture...di certo non riesco a celare la mia gioia nel poter dire al mondo "non ho male, mi sono sbagliata, non ho male".
Quindi ho deciso, oggi ho un buon motivo perchè la giornata possa girare bene.
Perchè i giorni scorsi non ne avevo tanti di buoni motivi.
Ed ero anche parecchio scazz@ata, fastidiosa, pensierosa e altamente irritata.
Motivi futili eh, ma che mi irritavano maggiormente anche grazie alla loro futilità.
Mi sono vista scagliata indietro di 20 anni, quando alle superiori finivo sempre per essere la Svizzera neutrale, contesa dai due gruppi di compagne di classe che si facevano la guerra, incapace di prendere una posizione netta ne con le une ne con le altre perchè troppo disincantata a vedere le colpe sia delle une che delle altre.
E oggi giorno, paro paro, sono finita nel bel mezzo di un ginepraio di mamme di compagni di classe. Tralascio i motivi futili, i colpi bassi e i torti "gravissimi" che hanno portato alla spaccatura di due gruppi. Mi domando però perchè io venga inserita in entrambi i gruppi contro la mia volontà. Nel senso che io vado d'accordo con tutte, ma non per questo mi schiero con qualcuno. Io sono la Svizzera punto. Nemmeno per tornaconto personale mi sono mai schierata. Se preferiscono mi si può dare delle codarda, non mi offendo, però non mi si può inserire in un casino mettendomi anche in una situazione sgradevole con le altre.
Per tanto sono giorni che ricevo un certo pressing più o meno velato da entrambi gli schieramenti. Ieri in gelateria in maniera educata e ferma ho riconosciuto le ragioni di un gruppo, ho evidenziato le ragioni dell'altro, ho sottolineato l'errore grossolano del gruppo ivi riunito che ha creato l'ultimo malumore, però l'esperienza già mi dice che di tutto quello che ho detto verrà estrapolato solo quello che interessa per andar contro le altre. Insomma, già so che alla fine della fiera quella che rimarrà sola e isolata sarò io. 5 anni di superiori mica son serviti a niente.
Sono moderata, sono diplomatica ma sono una persona che sa anche leggere al di la delle righe e so riconoscere motivazioni ben più profonde di quelle sbandierate. Non amo prendere posizioni esagerate, urlate, gridate. Detesto gli estremismi e le esagerazioni e sono convinta che con un po' di impegno in più da parte di tutti per capire le ragioni altrui e una buona e sana dose di educazione la vita sarebbe più facile.
Però ho anche il netto sospetto che ci sia chi invece ami molto questi acquitrini, e si impegni in maniera velata ma precisa a mantenere il tasso di umidità al punto giusto perchè gli acquitrini non si asciughino mai e non possa tornare a splendere il sole.
E' stato bello finchè è durato, ovvero durante il primo anno della prima, in seconda si sono mosse le acque ed è iniziato il pantano. Per la terza elementare ci aspettiamo una bella guerra punica.
La rabbia è che non tutte saranno intelligenti a tener fuori i loro bimbi da questi malumori. Speriamo che i tre mesi estivi che ci aspettano siano utili a dare una calmata ai bollenti spiriti.
Detto ciò...oggi non vado dal dentista...oggi non vado dal dentista...oggi non vado dal dentistaaaaaaaaa
giovedì 30 maggio 2013
Festa di fine anno...un mese prima della fine dell'anno
Ora sarà difficile spiegarle che davanti ha ancora un mese di scuola, ma per il momento ci siamo goduti questo tripudio di balletti, canti e strumenti musicali. Eravamo tutti al completo, famiglia P con 4 nonni aggiunti.
Gnagni ha una certa verve artistica. Lei canta, canta col cuore, a volte a casa mentre gioca in cameretta la sento cantare per conto suo e se la canta che è un vero piacere.
Quindi, prima, quando è stato il momento di esprimere le sue doti canore non si è tirata indietro. Riuscivo a riconoscere la sua voce in mezzo a quella degli altri 40 bambini.
Che poi a me sta cosa mi fa proprio ridere, perchè Gnagni non è per nulla una bimba che ama stare al centro dell'attenzione. E' sempre molto defilata e riservata. Eppure non conosce vergogna. Ieri oltre che cantare e suonare uno strumento in una canzone dovevano anche "ballare" ovvero mimare come si suonano degli strumenti via via elencati. Nel gruppo c'erano tre generi di bimbi, i timidi che mimavano il minimo indispensabile con uno sguardo che urlava "fatemi uscire di qui", i regolari che facevano quello che gli era stato insegnato con attenzione e professionalità e i passionari che si facevano trascinare dalla musica e improvvisavano una sviolinata stile celtic rock irlandese. Timidi e passionari attraevano lo sguardo e i commenti del pubblico riunito e mia figlia faceva parte di una delle due categorie...
Ora tremo all'idea di quello che potrà combinare sul palco del teatro durante il saggio di danza classica. Speriamo che non si inventi qualche variazione stile Gloria di Madagascar.
Comunque per concludere le mie considerazioni sulla giornata devo fare i miei complimenti alle maestre. Quest'anno come insegnante jolly (maestra che insegna poche ore in tutte le sezioni per coprire le ore di riposo delle insegnanti fisse - ovviamente ruolo ricoperto da precari che cambiano ogni anno) è arrivata una professoressa di musica che avendo l'abilitazione a fare l'educatrice di scuola dell'infanzia ha colto l'occasione e ha fatto un bellissimo lavoro con i nostri bambini.
Amo profondamente questa scuola dell'infanzia, pur con i suoi problemi strutturali, classi nel seminterrato e salone troppo piccolo per 200 bambini. Da 5 anni regala a me e alle mie bambine emozioni, serenità e professionalità. Una Gnagni così fiduciosa, rilassata e coinvolta non nasce dal nulla. Dietro c'è un lavoro attento, c'è un ambiente dove lei si sente accettata, dove può condividere, dove può sperimentare.
Si parla sempre con tristezza della scuola statale italiana, come se fosse un ammalato cronico che sopravvive con dei pagliativi. Credo però di essere stata fortunata ad avere incontrato delle maestre e dei collaboratori così, sono loro che fanno la scuola, non solo la struttura vecchia, la cartaigienica che manca o la mensa che zoppica.
Questa sera, pronte per andare a letto, Aribella ha detto a sua sorella "Che fortunata che sei ad andare ancora alla scuola materna, sono stati gli anni più belli della mia vita" cucciola lei...in 7 anni e mezzo di vita fa già dei bilanci. Forse però ho ragione a pensare questo.
giovedì 23 maggio 2013
Ufficialmente celiaca
Ci siamo, è ufficiale, la biopsia ha dato il suo responso. Aribella è celiaca.
Nell'ultimo mese siamo riusciti a far accellerare un po' i tempi, e abbiamo guadagnato più di un mese dalla prima tabella di marcia. Oggi pomeriggio il Professore ci attende per consegnarci il referto, il certificato per la mensa e per ottenere i rimborsi ticket e, spero con tutto il cuore, per fare un po' di luce nella nebbiolina che ancora ci offusca le idee.
In confronto ad un mese fa ne sappiamo decisamente di più, ma le domande sono sempre tante. La cosa bella di questa malattia è che se saremo bravi a rivoluzionare completamente la nostra vita Aribella guarirà semplicemente seguendo una dieta. La cosa brutta sarà accettare il fatto che si tratta di una dieta permanente. Per tutta la vita dovrà fare attenzione a tutto quello che vorrà mangiare.
Ora Aribella ha 7 anni e mezzo. La reazione è stata particolarmente strana. Con l'incoscienza dell'infanzia lei ha preso solo la cosa bella della malattia ovvero il fatto di essere speciale. Ieri quando ho riattaccato il telefono con il Professore lei mi ha guardato con gli occhi che brillavano e mi ha detto "Lo sono, vero?". Per un paio di settimane ho dovuto affrontare il paradosso di metterla davanti alla possibilità che l'esame avrebbe potuto smentire le analisi del sangue. Ecco ora dissipato ogni dubbio lei era tutta felice ieri perchè in mensa avrebbe avuto le sue cose speciali da mangiare che avrebbero suscitato la curiosità degli altri bimbi.
Ma giusto ieri sera davanti alla mia richiesta di prestare attenzione a tutte le caramelle che avrebbe potuto ricevere dagli altri i suoi occhi erano decisamente meno brillanti. Tutto regolare, ci aspetta un periodo di emozioni altalenanti e imprevedibili, ma noi gli andremo dietro con calma e perseveranza.
Dal canto suo Mamma Ele ha passato queste settimane in preda a mille altri sentimenti. Il senso di inadeguatezza non è completamente sopito, ma di certo l'aver "studiato" un po' di aiuto me l'ha dato. Quando mi sono resa conto che la situazione mi stava scappando di mano e mi procurava delle fastidiosissime sensazioni di apnea nel momento che ci pensavo ho preso il toro dalle corna e mi sono imposta di agire. Cosa so fare meglio? Pulire o cucinare? Decisamente pulire, ok, è utile alla causa? Si, riorganizzare la dispensa creando un'anta tutta per Aribella è necessario e mentre pulivo con tutta la foga che avevo in corpo cucina, forno e dispensa un po' di oppressione se ne andava.
La cosa più dura però è stata la prova supermercato. La tecnologia aiuta i celiaci, ma due ore dentro un supermercato per scegliere il lievito giusto, con il prontuario dell'Aic sotto il naso e nulla che rientrasse in tale lista...altro che attacco d'apnea...mi sono uscite le branchie come ai pesci. Perchè per fare una dieta gluten free non è sufficiente eliminare pasta, pane e pizza, bisogna anche acquistare prodotti che non contengano tracce di glutine e che siano inseriti nel prontuario. E bisogna leggere gli ingredienti, sempre, e se sono umani ti scrivono già SENZA GLUTINE o POTREBBE CONTENERE TRACCE DI FRUMENTO ma se nulla è scritto devi guardare il prontuario. Santa app dell'Aic. Ok, non ci scoraggiamo, bisogna prenderci la mano...e anche un po' braccio e gomito.
Detto ciò, la terza prova di mammaEle è stata fare il pane. Voto 6. Era brutto ma mangiabile. I margini di miglioramento sono ampi e noi li sfrutteremo, ma già il fatto che non ho dovuto buttare tutto mi da il coraggio per ritentare. In cucina sono un'insicura cronica. Sempre stata. Ho paura di fare ciofeche e ho paura di sprecare il cibo facendo ciofeche, quindi ho sempre giocato in difesa. Quattro acche semplici e poco elaborate. Ma la vita ci mette davanti a nuove sfide e quindi basta, respirone e un po' di intraprendenza in più cara la mia Ele.
mercoledì 22 maggio 2013
Idee chiare
"Mamma sai che cosa mi ha detto Gabriele? Mi ha detto che preferisce che la sua fidanzata sia la Giorgia perchè è più bella. Ma scusa ma ti sembra un discorso giusto? E' più importante l'intelligenza della bellezza e io sono più intelligente"
Mamma Ele inizia ad essere seriamente compiaciuta di questa donnina così illuminata e comunque comunica al mondo che la chicca migliore di Aribella le è uscita un giorno ascoltando un servizio sulla chirurgia plastica in televisione
"ma che discorsi sono? Un dottore non deve aggiungere, deve guarire"
Ti prego Aribella rimani così per tutta la vita
martedì 7 maggio 2013
Un diamante color fiordaliso
Bimba di diamante con occhi color fiordaliso, è un onore essere la tua mamma. Buon compleanno cucciola mia
venerdì 3 maggio 2013
3 maggio 2003
Ero andata dalla parrucchiera. Tante voci di donne emozionate e concitate, risate, ricordi regalati e aspettative ansiose. Nello specchio vedevo lunghi capelli mechati, un viso fresco, pronto a trasformarsi sotto le mani sapienti dell'estetista.
Il cellulare suonava spesso. 10 anni fa non c'era il collegamento ad internet sul telefonino, non esisteva facebook, la tastiera aveva i tastini e il T9 sembrava un'evoluzione incredibile per l'utilizzo degli sms.
10 anni fa non avevamo pranzato, le cose da fare erano tante, bisognava pulire, sistemare, apparecchiare, perchè presto sarebbero arrivati amici e parenti.
10 anni fa nella casa dei miei genitori c'erano ancora i miei nonni Angelo e Maria, c'erano i miei zii Antonio e Franca, c'era la mia cagnolina Linda. Non c'erano ancora le mie nipoti V&V non c'era mio nipote D e non c'erano nemmeno le mie figlie. I miei nonni Gero e Rita mi avevano telefonato. Erano già infermi e non potevano essere con noi, però potevo ancora sentire la loro voce emozionata.
10 anni fa alle quindici e trenta sono arrivata davanti ad una grande Chiesa. Sono scesa dall'auto vedendo poco perchè avevo gli occhi velati. C'era tanta luce quel giorno e un cielo azzurro intenso. C'erano due cuginette piccole che mi reggevano il velo. C'era una navata lunga, una musica d'organo, un papà che mi sosteneva e un giovane Signor P che mi attendeva a metà navata.
10 anni fa mi sono sposata con un gran sorriso. Dopo 10 anni le persone che hanno partecipato al mio matrimonio si ricordano soprattutto di quanto ho sorriso quel giorno, si stupiscono ancora tutti del fatto che non ho mai pianto. Non avevo motivo di piangere, ero felice.
10 anni dopo sono ancora felice e sorrido ricordando quel giorno.
Auguri Signor P