venerdì 28 giugno 2013

Profezie del signor P


Sei mesi fa mio marito profetizzava che il novello 2013 avrebbe portato una grossa novità nella nostra vita familiare.
Il mio personale Nostradamus aveva ristretto la rosa a tre opzioni:

a) Macchina nuova
b) Casa nuova
c) Terzo figlio

Opzione A –
Se il 13 marzo 2000 un Passat non mi fosse piombato addosso in discesa senza nemmeno valutare l’idea di frenare presumo che guiderei ancora la mia Peugeot 205 del 1991. Quel giorno pioveva a secchiate ed io ferma al semaforo pensavo “che tempo! Bhe, dai per lo meno oggi mi danno lo stipendio” e bum il suddetto Passat mi tamponava a tradimento ricalandomi veloce veloce alla dura realtà. Fine della mia storica macchina, acquistata da una mia vicina di casa ed anche storica amica che me l’aveva venduta per ben 100.000 Lire. Tecnicamente le 100.000 Lire erano per lo stereo nuovo. Che dire, io l’amavo tanto quella macchina.
E subito dopo l’incidente quando presa da una scarica di adrenalina avevo rimesso in sede con un pugno il blocco del riscaldamento che con l’impatto era schizzato verso la mia faccia…c’avevo anche creduto per qualche secondo di aver sistemato il danno perché il dietro della macchina a prima vista appariva quasi intonso. Il Passat sembrava da buttar via, ma lei no, dura e stoica aveva ancora il suo bel culetto tondo. Una volta però aperto il baule i danni erano evidenti…e una volta richiuso…non era nemmeno più possibile evidenziarli perché anche la serratura aveva tirato le cuoia. Fine di un grande amore. Avevo imparato a guidare e a parcheggiare con la Pegiottina bianca. Mi erano passate tutte le paure, unite nel freddo dell’inverno e incollate nel caldo dell’estate quando solo i finestrini abbassati mi permettevano di respirare.
A pensarci bene fu un grandissimo investimento. Acquistata per Lire 100.000 demolita per Lire 3.500.000*…contando il colpo di frusta che tuttora mi porto dietro.
Lungo preambolo per dire…La Ele sta alla macchina come Rocky Balboa sta alla collezione di bambole di porcellana.
Per La Ele le macchine si distinguono in colore e misura e in generale non hanno nulla di interessante o particolarmente bello se non per il fatto che ti fanno raggiungere un posto senza far fatica. 
Quindi che nessuno si offenda se davanti a commenti entusiastici su quanto è bella tal auto io non alzo nemmeno gli occhi e rispondo un si si poco convinto. Che nessuno se ne abbia a male se il massimo che riesco a descrivere è "era una macchina bianca, abbastanza grossa...mi sembra". 

Opzione B-
E ora come la spiego sta cosa? Quello che alcune donne provano davanti alle scarpe io lo provo davanti alle case. Una passione un tantino dispendiosa lo ammetto, ma la ricerca della casa perfetta è un trip mentale a cui faccio fatica a sottrarmi. Il gentil consorte però non è da meno, perchè se no mica avrebbe messo l'opzione B nella lista. Ecco, urge precisare che non ho cambiato una casa all'anno, però mi rendo conto che io sono soggetta alla crisi del settimo anno...ehm ciò significa che potremmo cambiar casa anche 7 volte da qui al nostro 50° anniversario. Oh Dio mi sento male. No no no, non si può fare. Però...tutti gli annunci immobiliari sono miei. Sognare non costa nulla. Il bello è che io ci sto da Dio in casa mia, è un appartamento bellissimo, centrale, luminoso, silenzioso e molto ampio. Sono un caso disperato.

Opzione C-
Ieri la mia Gnagni mi ha detto "Mamma ma tu aspetti un bambino? Perchè sarebbe così bello avere un fratellino piccolo in casa". Io ho sorriso, l'ho rassicurata, ma non le ho detto la verità. Non le ho detto che io ho sempre sognato di avere tre figli, ma che ora che dovrei decidermi perchè se no divento troppo vecchia ho troppa paura. Non le ho detto che se si parla di una nascita mentale il terzo fratellino è già nato da tanto, ma la parte razionale di me lo accetta un giorno si e uno no.  E se arriva al mondo il terzo fratellino non può essere accettato e voluto un giorno si e uno no. Lo so bene. Però ho paura a cercarlo, ho paura di non riuscire, di rompere l'equilibrio che ora abbiamo, di togliere attenzione e opportunità alle sorelline. Ho paura di far troppa fatica e di non riuscire a reggere bene e crollare portandomi dietro tre creature. Di far fare una vita d'inferno al Signor P sbrodolondo su di lui tutta la mia stanchezza. Ma ho anche una sensazione di chiusura allo stomaco quando penso a quel fagottino che ti dorme in braccio. A quegli occhioni felici di stare al mondo e ti urlano grazie di avermi dato la vita. L'idea di creare con il Signor P una nuova vita, stupirsi di come era vuota la casa prima e far quasi fatica a ricordarsi come era la nostra esistenza senza il nuovo arrivato, scoprire a chi assomiglia, eppure ridere nel rendersi conto di quanto è unico e diverso da me, da lui, dalle sue sorelle. Accarezzo l'idea di quanto può ancora crescere la nostra famiglia, ma non riesco a buttarmi. Lasciamo scegliere al caso, al destino, a Dio. Io non ce la faccio a scegliere.**

*Ma dopo 13 anni, quanto è difficile scrivere in Lire??? La sagra degli zeri

**Per contro il Signor P ha già scelto l'opzione per il 2013. Dico solo che è grande e grigia. Per un figlio e per una casa sarei stata un po' più precisa, ma ho già scritto sopra la giustificazione




martedì 11 giugno 2013

Io e la Svizzera

Dopo 5 minuti di voce registrata la mia testa non è più concentrata sulla chiamata che devo fare.
La improvvisa interruzione del nastro con un "Pronto" mi richiama alle necessità primarie, agguantare la cornetta e togliere il vivavoce. Finita questa operazione meccanica però non sono pronta per parlare in maniera sensata. Boffonchio il mio nome, cerco di ritrovare una voce sicura e soprattutto il motivo per il quale sto telefonando allo studio dentistico e quando me lo ricordo esordisco con un "devo disdire l'appuntamento per questa sera perchè non mi fa più male il dente". La risata dall'altro capo del telefono mi fa valutare che l'enfasi nel mio annuncio è stato un po' troppa. Oh ma se lo immaginano loro che cosa vuol dire per me?
Io donnina terrorizzata dal dentista che per una settimana sento male sopra il dente otturato di fresco e mi prefiggo nuove sedute devastanti, invasive, dolorosissime sopra quella poltrona delle torture...di certo non riesco a celare la mia gioia nel poter dire al mondo "non ho male, mi sono sbagliata, non ho male".
Quindi ho deciso, oggi ho un buon motivo perchè la giornata possa girare bene.
Perchè i giorni scorsi non ne avevo tanti di buoni motivi.
Ed ero anche parecchio scazz@ata, fastidiosa, pensierosa e altamente irritata.
Motivi futili eh, ma che mi irritavano maggiormente anche grazie alla loro futilità.
Mi sono vista scagliata indietro di 20 anni, quando alle superiori finivo sempre per essere la Svizzera neutrale, contesa dai due gruppi di compagne di classe che si facevano la guerra, incapace di prendere una posizione netta ne con le une ne con le altre perchè troppo disincantata a vedere le colpe sia delle une che delle altre.
E oggi giorno, paro paro, sono finita nel bel mezzo di un ginepraio di mamme di compagni di classe. Tralascio i motivi futili, i colpi bassi e i torti "gravissimi" che hanno portato alla spaccatura di due gruppi. Mi domando però perchè io venga inserita in entrambi i gruppi contro la mia volontà. Nel senso che io vado d'accordo con tutte, ma non per questo mi schiero con qualcuno. Io sono la Svizzera punto. Nemmeno per tornaconto personale mi sono mai schierata. Se preferiscono mi si può dare delle codarda, non mi offendo, però non mi si può inserire in un casino mettendomi anche in una situazione sgradevole con le altre.
Per tanto sono giorni che ricevo un certo pressing più o meno velato da entrambi gli schieramenti. Ieri in gelateria in maniera educata e ferma ho riconosciuto le ragioni di un gruppo, ho evidenziato le ragioni dell'altro, ho sottolineato l'errore grossolano del gruppo ivi riunito che ha creato l'ultimo malumore, però l'esperienza già mi dice che di tutto quello che ho detto verrà estrapolato solo quello che interessa per andar contro le altre. Insomma, già so che alla fine della fiera quella che rimarrà sola e isolata sarò io. 5 anni di superiori mica son serviti a niente.
Sono moderata, sono diplomatica ma sono una persona che sa anche leggere al di la delle righe e so riconoscere motivazioni ben più profonde di quelle sbandierate. Non amo prendere posizioni esagerate, urlate, gridate. Detesto gli estremismi e le esagerazioni e sono convinta che con un po' di impegno in più da parte di tutti per capire le ragioni altrui e una buona e sana dose di educazione la vita sarebbe più facile.
Però ho anche il netto sospetto che ci sia chi invece ami molto questi acquitrini, e si impegni in maniera velata ma precisa a mantenere il tasso di umidità al punto giusto perchè gli acquitrini non si asciughino mai e non possa tornare a splendere il sole.
E' stato bello finchè è durato, ovvero durante il primo anno della prima, in seconda si sono mosse le acque ed è iniziato il pantano. Per la terza elementare ci aspettiamo una bella guerra punica.
La rabbia è che non tutte saranno intelligenti a tener fuori i loro bimbi da questi malumori. Speriamo che i tre mesi estivi che ci aspettano siano utili a dare una calmata ai bollenti spiriti.

Detto ciò...oggi non vado dal dentista...oggi non vado dal dentista...oggi non vado dal dentistaaaaaaaaa